Chi ha detto che per “camminare sull’acqua” e ammirare un’opera d’arte unica al mondo è necessario andare sul Lago d’Iseo e sorbirsi oltre 3 ore di coda per accedere alle “floating piers” firmate Christo? Intendiamoci, non ci sogniamo nemmeno lontanamente di farci detrattori dell’opera dell’eclettico artista bulgaro, anche perché riteniamo meritoria qualsivoglia iniziativa che riduca le distanze tra persone e acqua, ed è proprio in virtù di questo principio che riteniamo giusto evidenziare l’esistenza un’opportunità molto simile alle “floating piers”, ma non altrettanto pubblicizzata.
Il mood è il medesimo, ovvero percorrere con le nostre gambe un tragitto che ci dia la percezione di camminare sull’acqua che, tralasciando volutamente qualsiasi riferimento di carattere religioso, si traduce in una vera e propria simbiosi tra noi, l’ambiente che ci circonda e l’elemento sul quale si fonda la nostra stessa esistenza, l’acqua, appunto.
Il lago, però, è differente. Infatti, con tutto il rispetto per quello d’Iseo, qui ci troviamo sul lago che è unanimemente riconosciuto come il più famoso al mondo, ovvero il Lago di Como; nello specifico, la location a cui ci riferiamo è la “Diga foranea”, che si trova proprio in città. Un po’ di storia: una delle poche edificate su un lago anziché sul mare, venne costruita nel 1868 a protezione della costa, con la funzione di attenuare il moto ondoso.
Insomma, per chi conosce Como la passeggiata sulle acque del lago non è certo una novità. A questo, però, si aggiunge un altro elemento che certamente rende ancora più piacevole e suggestivo il tragitto, cioè la scultura che l’archistar per eccellenza – Daniel Libeskind – ha donato alla città perché fosse installata proprio al termine della diga foranea e, perciò, al centro del lago: la scultura s’intitola The Life Electric, ed è stata concepita come tributo alla memoria del celebre ingegnere e fisico comasco Alessandro Volta.
A nostro avviso, quindi, vale la pena vivere entrambe queste magnifiche esperienze, così come tutte quelle concepite sulla valorizzazione dell’acqua in tutte le sue forme, proprio come affermava un certo Bruce Lee che, volendo, potremmo parafrasare così: se metti l’acqua in un bicchiere diventa un bicchiere, se metti un’opera d’arte nell’acqua diventa un capolavoro.
[Foto principale: www.castaldilighting.it – Foto Daniel Libeskind: www.espansionetv.it]