Uno studio promosso da parte di 60 Millions de Consommateurs e Fondation France Libertè ha rilevato che il 10% delle acque in bottiglia francesi contiene tracce di farmaci e di pesticidi: tra i farmaci sono state individuate tracce di medicinali utilizzati per il trattamento del cancro al seno. Secondo quanto emerso dallo studio e stando a quanto dichiarato da parte delle associazioni coinvolte all’agenzia France Press, però, la potabilità di tali acque non sarebbe però da mettere in discussione: al momento non vi sarebbero problemi di qualità e le acque in bottiglia francesi dovrebbero continuare ad essere considerate bevibili.
Rassicurazioni più o meno attendibili a parte va da sé che, i dati emersi da quello studio, non possano che attirare la nostra attenzione in merito alla contaminazione delle acque attraverso l’impiego di pesticidi e di farmaci, i cui residui finiscono per inquinare falde e fonti d’acqua. La presenza di residui di farmaci e pesticidi è un segnale della scarsa qualità delle risorse utilizzate da parte dell’industria dell’acqua in bottiglia e ciò dovrebbe probabilmente rimettere in discussione i controlli relativi alla qualità. A fronte di questo, l’associazione 60 millions de consumateurs ha pubblicato in proposito un vero e proprio Manifesto per l’acqua potabile.
Ovviamente non sono mancate contestazioni da parte delle aziende imbottigliatrici d’acqua, che hanno immediatamente richiesto l’esecuzione di nuovi test, i cui risultati sono stati una conferma dei primi. Tra le tante sostanze individuate, è stata rilevata la presenza di interferenti endocrini, i quali potrebbero seriamente minacciare il nostro sistema ormonale. Le associazioni francesi chiedono a gran voce maggiore sicurezza e regole più severe per le aziende. Anche se presenti in piccole quantità, i residui di farmaci e pesticidi, con il passare del tempo, possono accumularsi nel nostro organismo. A questo punto, ci domandiamo quali saranno le ripercussioni sulla nostra salute?
In tutto sono 85, le differenti sostanze individuate nel corso dei test. Tra di esse vi sono ftalati, medicinali, pesticidi ed interferenti endocrini, tra cui il bisfenolo A (del quale le acque in bottiglia rappresentano una delle fonti maggiori in quanto tale sostanza è in grado di essere trasmessa dall’involucro di plastica che lo contiene all’acqua stessa), 60 Millions de Consumateurs riporta la lista completa delle sostanze trovate nelle acque in bottiglia d’oltralpe, suddivise per categoria insieme all’elenco delle acque in bottiglia analizzate, che comprendono marchi noti come Nestlé, Auchan, Carrefour, San Pellegrino e Lidl.
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